Parco agrisolare

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Con la pubblicazione lo scorso 23 agosto da parte del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf) dell’avviso e, da parte del Gestore dei servizi energetici (Gse), del regolamento operativo per accedere agli incentivi per il cosiddetto “Parco Agrisolare” è entrata nella fase operativa una delle misura più qualificanti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) in materia energetica.

Obiettivi e budget
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La platea dei destinatari comprende sia le aziende attive nel settore della produzione agricola primaria che quelle impegnate nella trasformazione dei prodotti agricoli – sia che la trasformazione consista in altri prodotti agricoli che in prodotti non agricoli.

Alle aziende attive nel settore della produzione agricola primaria andrà il grosso dei contributi, pari a 1,2 i miliardi di euro, mentre alle aziende  di trasformazione andranno complessivamente 300 milioni, suddivisi equamente fra i comparti di trasformazione in prodotti finali agricoli e non agricoli.

Ricordiamo che la misura mira a sostenere gli investimenti in strutture produttive agricole, zootecniche e agroindustriali per diffondere il fotovoltaico sui tetti agricoli, sostituire i tetti esistenti, anche in amianto, con tetti nuovi isolati, creare sistemi automatizzati di ventilazione e/o di raffreddamento e sistemi di gestione intelligente dei flussi energetici e degli accumulatori di energia.

Obiettivo della misura è promuovere l’installazione di 375 MW di nuova capacità di generazione fotovoltaica con una dotazione complessiva di 1,5 miliardi di euro, di cui almeno il 40% è destinato al finanziamento di progetti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

Fotovoltaico, calcolo consumi e massimali
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Per essere incentivato, un impianto fotovoltaico dovrà essere di nuova costruzione e con potenza complessiva compresa fra 6 e 500 kWp. Sono ammessi solo gli  impianti fotovoltaici il cui obiettivo è soddisfare il fabbisogno energetico dell’azienda. Ciò vuol dire che la capacità produttiva solare non deve superare il consumo medio annuo combinato di energia termica ed elettrica dell’azienda agricola, compreso quello familiare.

Il Gse, da parte sua, fornisce una formula per calcolare l’energia elettrica equivalente alle quantità di combustibile utilizzati per soddisfare il fabbisogno termico dell’azienda. Da notare che, in ogni caso, l’energia elettrica equivalente derivante dal consumo di energia termica non potrà superare i consumi elettrici propriamente detti dell’azienda.

In altre parole, se, per esempio, un’azienda consuma 7.000 kWh di energia elettrica, anche se il suo consumo termico corrispondesse a 11.000 kWhe, per la soddisfazione dei propri bisogni termici l’azienda potrebbe chiedere un contributo massimo pari a solo ulteriori 7.000 kWhe. La vendita di energia elettrica alla rete è consentita purché sia rispettato il limite di autoconsumo annuale.

La spesa massima ammissibile per singola proposta, interventi complementari compresi, non può superare i 750mila euro, anche se un singolo beneficiario può richiedere l’accesso al contributo per più progetti, purché la spesa complessiva riferita allo stesso soggetto non ecceda 1 milione di euro.

Le spese ammissibili per un impianto fotovoltaico sono 1.500 €/kWp, per un sistema di accumulo sono 1.000 €/kWh con un massimale di 50mila euro, mentre per i dispositivi di ricarica per la mobilità sostenibile sono previsti limiti di 1.500 euro per wallbox di potenza complessiva non superiore a 22 kW; di 4.000 euro per colonnine di ricarica di potenza complessiva sempre non superiore ai 22 kW; e di 250 €/kW, fino a un massimo di 15mila euro, per l’installazione di dispositivi di ricarica di potenza complessiva superiore a 22 kW.

Tetti
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Congiuntamente alla realizzazione dell’impianto fotovoltaico, è possibile attuare uno o più interventi complementari di riqualificazione edile ed energetica della copertura del manufatto sul quale il fotovoltaico è installato.

Gli interventi complementari ammissibili sono la rimozione e smaltimento dell’amianto/eternit dai tetti, la realizzazione dell’isolamento termico dei tetti e la realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto (intercapedine d’aria).

Per la realizzazione di uno o più interventi complementari congiuntamente alla realizzazione dell’impianto fotovoltaico è possibile richiedere un contributo aggiuntivo, fino a un limite di spesa pari a 700 €/kWp, comprensivi dei costi di approntamento cantiere e direzione lavori.

Quote di spesa incentivabili
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La quota massima incentivabile è pari al 50% delle spese ammissibili per gli interventi da realizzare nelle regioni svantaggiate indicate sopra e pari al 40% delle spese ammissibili per le altre regioni.

Da notare che per gli interventi da realizzare nelle aziende attive nel settore della produzione primaria, l’intensità del contributo può essere maggiorata di 20 punti percentuali nel caso in cui il beneficiario sia un giovane agricoltore o un agricoltore insediato nei cinque anni precedenti la data della domanda di aiuto oppure la zona interessata rientri negli elenchi delle aree soggette a vincoli naturali significativi.

Inoltre, per gli interventi da realizzare nelle aziende attive nel settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli, indipendentemente dalla regione di appartenenza, l’intensità massima dell’incentivo è pari invece al 30% delle spese ammissibili.

Anche in questo caso, però, il contributo può essere maggiorato di 20 punti percentuali per le piccole imprese (meno di 50 persone, fatturato annuo e/o un totale di bilancio annuo non superiore a 10 milioni di euro), di 10 punti percentuali per le medie imprese (meno di 250 persone, fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro e/o il cui totale di bilancio annuo non supera i 43 milioni di euro) e di 15 punti percentuali per investimenti effettuati in zone assistite.

Grandi imprese
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La norma prevede che le grandi  imprese debbano descrivere nella domanda di incentivo la propria “situazione in assenza di aiuti, indicare quale situazione è specificata come scenario controfattuale o progetto o attività alternativi e fornire documenti giustificativi a sostegno dello scenario controfattuale descritto nella domanda”.

Da parte sua, “l’autorità che concede l’aiuto deve verificare la credibilità dello scenario controfattuale e confermare che l’aiuto produce l’effetto di incentivazione richiesto. Lo scenario controfattuale è credibile quando è autentico e integra i fattori decisionali prevalenti al momento della decisione relativa al progetto o all’attività in questione da parte del beneficiario”.

A tal fine, il Gse ha predisposto un “Simulatore dello scenario controfattuale” descritto nella domanda, che anticiperà se la situazione e l’intervento proposto dell’azienda rientrino fra quelli incentivabili.

Tempi
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Le proposte di accesso agli incentivi dovranno essere presentate, attraverso la sezione dedicata dall’Area clienti del Gse, dalle ore 12:00 del 27 settembre fino alle ore 12.00 del 27 ottobre 2022. I lavori per la realizzazione degli interventi possono essere avviati solo successivamente alla presentazione della proposta.

I beneficiari dovranno poi realizzare, collaudare e rendicontare gli interventi entro 18 mesi dalla data di pubblicazione dell’elenco dei destinatari, salvo richiesta di proroga motivata e soggetta ad approvazione, ed entro sessanta giorni dalla data di conclusione dell’intervento. Deve essere comunque garantita la realizzazione, collaudo e rendicontazione degli interventi entro il 30 giugno 2026.

Fonte: qualenergia.it

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Links

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GSE: Attuazione misure PNRR
 
Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali
 
ENEA: Dipartimento unità per l’efficienza energetica
 
MITE: Ministero della Transizione Ecologica

Downloads

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Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali: MIPAAF-2022-0140119-Allegato-20220325-DM Parco Agrisolare
 
Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali: MIPAAF-2022-0315434-Allegato-Decreto Integrativo Parco Agrisolare
 
Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali: MIPAAF-2022-0362593-Allegato-AVVISO_PARCO AGRISOLARE
 
Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali: MIPAAF-2022-0362593-Allegato-AllegatoA_RegolamentoOperativo
 
Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali: MIPAAF-2022-0362593-Allegato-AllegatoB_Codici ATECO Agrisolare
 
GSE: Manuale Utente Portale Agrisolare
 
MITE: Linee guida impianti agrivoltaici
 
LEGGE 27 aprile 2022 n. 34

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