Agrivoltaico

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Dopo la firma del Presidente della Repubblica, la Legge 27 aprile 2022, n. 34 (conversione del D.L. 17/2022 noto come “Decreto energia“) è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale.
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Il Decreto energia ha introdotto importanti modifiche per il fotovoltaico in aree agricole, incluso l’agro-fotovoltaico finanziato nel PNRR con 1,1 miliardi nella missione Transizione energetica e che prevede di installare impianti per 2GW di potenza.
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L’articolo 11 modifica il divieto di incentivazione del fotovoltaico su suoli agricoli introdotto dall’articolo 65 del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, divieto che non si applica agli impianti agrovoltaici.

È stato stralciato il limite del 10% della superficie agricola aziendale, lo si sostituisce, per l’accesso agli incentivi, con il requisito che gli impianti agrovoltaici siano realizzati sulla base di linee guida che il Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria), in collaborazione con il Gse, dovrà adottare entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto.

Lo stesso articolo 11 preclude l’accesso agli incentivi per gli impianti FV a terra “normali”, che nella precedente versione del decreto potevano essere incentivati purché occupassero meno del 10% della superficie agricola.

Infine, un’altra correzione dispone che le particelle su cui insistono gli impianti agrovoltaici con diritto agli incentivi, anche a seguito di frazionamento o trasferimento a qualsiasi titolo dei terreni, non possono essere oggetto di ulteriori richieste di installazione di impianti fotovoltaici per dieci anni successivi al rilascio degli incentivi statali di cui al decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28.

Si avvicina alla partenza anche il “Parco agrisolare”, finanziato nel PNRR con 1,5 miliardi nella missione Agricoltura e che prevede la realizzazione di 4,3 milioni di mq di fotovoltaico sui tetti degli edifici a uso produttivo delle aziende agricole.

Il 25 Marzo è stato infatti firmato dal ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Stefano Patuanelli, il decreto che fornisce le direttive necessarie all’avvio della misura.

Il provvedimento sarà notificato alla Commissione europea, successivamente partirà il bando che darà il via alla presentazione delle candidature dei progetti.

tempi dovrebbero essere relativamente rapidi, dato che, diversamente da quanto accade di solito, per la procedura prevista per questo tipo di decreti (“in esenzione”) non si deve attendere un riscontro da Bruxelles.

Il progetto sosterrà la realizzazione di impianti fotovoltaici su tetto sugli edifici a uso produttivo dei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale, escludendo totalmente il consumo di suolo. Il 40% delle risorse è riservato al finanziamento di progetti da realizzare nelle regioni del Sud: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Il decreto prevede un contributo che potrà coprire anche i costi di riqualificazione e ammodernamento delle strutture, con la rimozione dell’eternit e amianto sui tetti (ove presente) e/o migliorando coibentazione e areazione, anche al fine di contribuire al benessere degli animali.

Si tratta di finanziamenti in conto capitale con le seguenti intensità di aiuto, rispetto alla spesa ammessa:

  • 50% per le aziende agricole attive nella produzione primaria e per quelle attive nel settore della trasformazione di prodotti agricoli, nelle Regioni meno sviluppate (Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna);
  • 40% per le stesse tipologie di aziende che operano nelle altre Regioni.

Le aliquote di agevolazione possono essere maggiorate di 20 punti percentuali in alcuni casi, ad esempio per gli investimenti di giovani agricoltori.

Invece per le imprese di trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli, gli aiuti possono arrivare al 30% dei costi con alcuni possibili bonus (ad esempio, +20 punti percentuali per gli aiuti concessi alle piccole imprese).

La spesa massima ammissibile per singolo progetto è pari a 750.000 euro, nel limite massimo di un milione di euro per singolo soggetto beneficiario.

Il provvedimento poi chiarisce che gli interventi ammissibili sono gli impianti fotovoltaici con potenza di picco tra 6 kW e 500 kW, da realizzare sui tetti di fabbricati strumentali alle attività del settore agricolo, zootecnico e agroindustriale.

Unitamente al fotovoltaico, sono ammessi anche i seguenti interventi di riqualificazione:

  • rimozione e smaltimento di eternit/amianto dai tetti;
  • isolamento termico dei tetti;
  • sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto.

Per quanto riguarda il fotovoltaico, tra le spese ammissibili figurano: acquisto e posa di moduli fotovoltaici, inverter, software di gestione, ulteriori componenti di impianto; sistemi di accumulo; fornitura e messa in opera dei materiali necessari alla realizzazione degli interventi; costi di connessione alla rete.

Si precisa poi che il limite massimo di spesa è fino a 1.500 euro/kW per i pannelli FV, e fino a ulteriori 1.000 euro/kWh se sono installati anche sistemi di accumulo.

In ogni caso, il contributo complessivo corrisposto per i sistemi di accumulo non può eccedere 50mila euro.

In caso siano installate colonnine di ricarica elettrica per i veicoli, potrà essere riconosciuta, in aggiunta ai massimali per FV e accumuli, una spesa fino a un limite massimo ammissibile di 1.000 euro/kW a colonnina.

Per tutti gli interventi sono anche ammissibili le spese di progettazione, per asseverazioni e altre spese professionali, ad esempio quelle per direzione lavori e collaudi.

Il decreto chiarisce che il contributo è erogato in una soluzione unica a conclusione degli interventi, fatta salva la facoltà di concedere, a domanda del soggetto beneficiario e nei limiti della disponibilità delle risorse, un anticipo fino al 30%, a fronte della presentazione di idonea garanzia fideiussoria rilasciata da imprese bancarie.

Fonte: qualenergia.it

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Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

ENEA: Dipartimento unità per l’efficienza energetica

MITE: Ministero della Transizione Ecologica

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Decreto ministeriale recante interventi per la realizzazione di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale, da finanziare nell’ambito del PNRR, Missione 2, componente 1, investimento 2.2 “Parco Agrisolare”

MITE: Linee guida impianti agrivoltaici

LEGGE 27 aprile 2022 n. 34

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